tag:blogger.com,1999:blog-29019078025623207962024-02-08T19:13:42.332+01:00My name is AlbAvete mai cominciato a costruire una casa? Io solo ieri. Vedi un prato, metti picchetti, prendi misure. Vedi un prato ma presto o tardi ci sarà una casa. Mi fa troppo strano. Il mio nome? Alb!Albhttp://www.blogger.com/profile/13269892855439832439noreply@blogger.comBlogger11125tag:blogger.com,1999:blog-2901907802562320796.post-57096129439900380462010-04-06T19:43:00.002+02:002010-04-06T19:45:03.762+02:00Sms - Il 6 aprile 2010 metro per metro, a un amico lontano<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://download.kataweb.it/mediaweb/image/brand_ilcentro/2010/04/06/1270541177292_05.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 300px; height: 225px;" src="http://download.kataweb.it/mediaweb/image/brand_ilcentro/2010/04/06/1270541177292_05.jpg" border="0" alt="" /></a><br /><br />Da: L'Aquila A: Londra<br />5 aprile 2010, 23.02<br />Uno, la radio mi mette un blues triste di Neil Young. Perfetto.<br /><br />Da: L'Aquila A: Londra<br />5 aprile 2010, 23.10<br />Due, fa freddo e piove. All'Aquila facciamo così.<br /><br />Da: L'Aquila A: Londra<br />5 aprile 2010, 23.29<br />Tre, bisogna lasciare la macchina al Torrione, come all'epoca dei concerti.<br /><br />Da: L'Aquila A: Londra<br />5 aprile 2010, 23.54<br />Quattro, c'è tanta di quella gente che per la prima volta non si percepisce l'angoscia peggiore, la consapevolezza del silenzio a cinquanta metri da te. È il canto della città, e torna a farsi sentire.<br /><br />Da: L'Aquila A: Londra<br />6 aprile 2010, 0.03<br />Cinque, quanto vale una candela accesa? Forse non serve saperlo.<br /><br />Da: L'Aquila A: Londra<br />6 aprile 2010, 0.28<br />Sei, si entra dalla porta principale. La redazione, teatro di giorni felici.<br /><br />Da: L'Aquila A: Londra<br />6 aprile 2010, 0.39<br />Sette, via Garibaldi è un muro nero, una frustata.<br /><br />Da: L'Aquila A: Londra<br />6 aprile 2010, 0.44<br />Otto, da piazza Regina Margherita fino a porta Castello, un'intera via di fiaccole, non so quante. Una scena del tutto inedita, ma stranamente familiare.<br /><br />Da: L'Aquila A: Londra<br />6 aprile 2010, 0.55<br />Nove, abbiamo imparato ad apprezzare ogni passo, ogni metro quadrato, ogni stipite antico, ogni vicolo. Il territorio non è affatto nostro, ce n'eravamo dimenticati.<br /><br />Da: L'Aquila A: Londra<br />6 aprile 2010, 1.00<br />Dieci, Interflora ha riaperto. Quel vecchio furfante mi strappa un sorriso, speriamo non resti l'unico.<br /><br />Da: L'Aquila A: Londra<br />6 aprile 2010, 1.11<br />Undici, he he la barista dell'Irish, un vecchio sogno. Noi siamo cresciuti legati ai luoghi, non si scappa.<br /><br />Da: L'Aquila A: Londra<br />6 aprile 2010, 1.26<br />Dodici, com'era bella non lo sarà mai più, ma non è detto che non possa esserlo altrettanto, in modo diverso.<br /><br />Da: L'Aquila A: Londra<br />6 aprile 2010, 1.36<br />Tredici, la facciata di San Bernardino avrebbe potuto piegarsi in due come uno Startac. Noi siamo ancora qui.<br /><br />Da: L'Aquila A: Londra<br />6 aprile 2010, 1.40<br />Quattordici, la Golf il sabato sera la parcheggiavo tra la chiesa e la De Amicis, ora c'è un disastro.<br /><br />Da: L'Aquila A: Londra<br />6 aprile 2010, 3.20<br />Quindici, ci siamo.<br /><br />Da: L'Aquila A: Londra<br />6 aprile 2010, 3.32<br />Sedici, per tutti noi.<br /><br />Da: L'Aquila A: Londra<br />6 aprile 2010, 4.07<br />Diciassette, ce ne andiamo, ma torneremo. L'Aquila è parte di noi. Difendiamola.<br /><br />Da: L'Aquila A: Londra<br />6 aprile 2010, 4.35<br />Diciotto, ho cercato di raccontartela metro per metro. Adesso, me ne torno a casa.Albhttp://www.blogger.com/profile/13269892855439832439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2901907802562320796.post-36220567544427464382009-11-04T23:49:00.000+01:002009-11-05T01:11:00.060+01:00Il metanoSembra incredibile ma questo è il primo post del blog che scrivo con una connessione Internet decente. In tutti i precedenti sono stato ostaggio della mia stramaledetta chiavetta Vodafone, che finalmente, tornato a Urbino, ora ho potuto lasciare dove merita, nascosta e inutilizzata nella borsa.<br /><br />Oggi (quando avrò finito di scrivere questo post sarà già domani in realtà..) riprendo gli aggiornamenti del blog, paradossale se si pensa che la casa è finita da un pezzo e che ci dormiamo dentro (io solo nei weekend e nell'ultima settimana purtroppo) dal primo di settembre. Ma oggi per un capriccio di sorte è stato anche il giorno in cui, già conclusi pagamenti e burocrazie, si è chiusa definitivamente la realizzazione tecnica della casa, con l'allaccio del metano, la rimozione della bombola e, nella pratica, l'arrivo dell'acqua calda nei termosifoni e nei rubinetti. Giubilo! Appena in tempo per i miei e i nonni, visto che il clima dell'Aquila in questi giorni sta diventando come di consueto polare.<br /><br />Appena in tempo considerando pure la rapidità con cui ci siamo mossi. Nell'ultimo rendez vous con i contabili della ditta che ci ha fatto la casa, ho "riscoperto" che la firma del contratto per la realizzazione risale al 17 aprile. Undici giorni dopo il terremoto. Ne abbiamo affrontate di cotte e di crude, e ne è passata di acqua sotto i ponti. Bene, oggi quell'acqua è diventata calda. Buona doccia!<br /><br /><i>(continua...)</i><br /><br />Ps. Ho dato una bella sistemata a tutte le foto dei post precedenti, ora sono ben colorate e più grandi. Presto arriverà anche l'alta risoluzione!<br /><br /><p align="center"><img src="http://www.ballachetepassa.it/blogalb/17.jpg"></img></p>Albhttp://www.blogger.com/profile/13269892855439832439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2901907802562320796.post-19911550501473646942009-08-29T11:35:00.001+02:002009-11-05T01:07:33.308+01:00Ho perso le chiavi (a casa vecchia)Ridicolo, eh? Dormiamo da tre giorni alla casa di legno, le cose stanno andando avanti via via e non ho trovato niente di meglio da fare che perdere le chiavi nuove di zecca dentro casa vecchia... Vabbè, le ritroverò. In ogni caso come si sarà intuito le cose sono andate parecchio avanti, vedo di riepilogarle.<br /><br />In primis la casa come struttura è stata completata. Al termine di un lungo contenzioso telefonico con la ditta è stato messo il cartongesso su tutte le pareti, che sono state stuccate, mentre i bagni e la cucina sono stati rivestiti con le piastrelle, molto molto carino l'effetto finale. Sono state montate le porte, e le finestre, i battiscopa, le placche delle prese (acquistate dal sottoscritto) e alla fine, in una giornata memorabile, abbiamo finalmente traslocato.<br /><br />La sala e la cucina si sono miracolosamente adattate al nuovo ambiente. Davvero, sembrano realizzate apposta. Combinando e ricombinando i "moduli" con la sapiente arte del mobiliere, questi arredi che sono il nostro pane quotidiano da tredici anni (la sala anche qualcosina prima) hanno ripreso nuova vita. Unico adattamento, un bel "buco" sul fondo di uno dei mobili per scoprire le prese telefoniche, elettriche e della tv.<br /><br />Ah, la tv. Da almeno un anno era in programma di riacquistarla. Il pachiderma ventennale della Emerson che ci portiamo dietro dalla casa precedente a quella di Pettino aveva decisamente fatto il suo tempo. Di più, quando i primi giorni dopo il terremoto si era sparsa la voce di possibili sciacalli autori di furti in appartamento, papà aveva commentato: speriamo che ci si fregano la tv, ché ci fanno un piacere. Sarà già chiaro che la tv l'ho ricomprata. Un bel Samsung lcd da 32 pollici con schermo particolarmente brillante e risoluzione altissima. Una vera delizia, che potremo goderci non appena avremo l'antenna naturalmente... A giorni l'installazione. Nota: con la tv sono stati ricomprati anche la lavatrice e il frigorifero, suscitando lo sdegno di nonna. Qui non si bada a spese.<br /><br />Quanto alle camere, quella ex di mamma e papà si è adattata perfettamente alla nuova camera di nonno e nonna. Questi sono mobili storici, comprati nell'82, e sono appena stati posizionati in quella che sarà la loro quarta casa! L'armadio è stato accorciato di un'anta, altrimenti non sarebbe mai entrato con la sua mole nella parete dove lo abbiamo messo. Sacrificio doloroso ma necessario per non doverlo sprecare. Mia madre ha avuto per sé la camera piccola, che ha arredato con una serie di mobili deliziosi che però arriveranno a breve. Intanto già fa la sua figura il letto a una piazza e mezzo. Starà comoda.<br /><br />Infine io e mio fratello abbiamo ricombinato assieme pezzi delle nostre due camere, entrambe bianche ed entrambe della stessa serie, stipando la nostra camera quanto più possibile. Ci entrerà in ogni caso molta meno roba di quella che avevamo prima ma non ci lamentiamo, l'emergenza è emergenza.<br /><br />Non è finita. L'opera magistrale di mio zio ha portato alla realizzazione in un paio di giorni della "casetta" con le cassette dei contatori di luce, acqua e gas, che avrebbe preso soldoni e tempi lunghi se affidata a una ditta. Un altro passo avanti e un ingresso finalmente "pulito" e abbastanza ampio (l'altro limite è un albero che speriamo di non dover tagliare) alla celebre casetta. L'elettricità già c'è (qualche ritocco da fare a certi lampadari che non funzionano), mentre l'acqua potrebbe arrivare in giornata. Tempi più lunghi per il metano: ce la caveremo con una bombola per i primi tempi, poco male.<br /><br />L'ironia della sorte infine colpisce ancora. Ho lottato come un leone per far realizzare questa casa, ci dormo da appena tre notti (ho riabbracciato il mio materasso, su cui non dormivo dal 5 aprile: che delizia, che perfezione!) e non farò a tempo a godermela che dovrò andare via: martedì comincia il mio stage a Roma e andrò a dormire in una camera in affitto. Poco male, tornerò per i weekend. Gli aggiornamenti naturalmente continueranno, visto che la conclusione dei lavori è ancora di là da venire (stiamo trattendo per la pavimentazione dell'esterno, per esempio) e inoltre ho sempre due o tre flashback sulla costruzione (e relative foto) da postare.<br /><br /><i>(continua...)</i><br /><br /><p align="center"><img src="http://www.ballachetepassa.it/blogalb/14.jpg"></img></p><br /><p align="center"><img src="http://www.ballachetepassa.it/blogalb/15.jpg"></img></p><br /><p align="center"><img src="http://www.ballachetepassa.it/blogalb/16.jpg"></img></p>Albhttp://www.blogger.com/profile/13269892855439832439noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2901907802562320796.post-80753885311448531882009-07-29T13:42:00.000+02:002009-11-05T01:01:07.592+01:00Tricolore!Devo chiedere scusa a chi mi ha seguito fin qua, ho tralasciato colpevolmente gli aggiornamenti in questo periodo. È successo di tutto, il montaggio della casa è andato avanti a spron battuto e mi si sono presentati inconvenienti, imprevisti, trattative, pagamenti, fax, moduli, operai, cambi ditte, insomma, tutto quello che immagino possa succedere nel momento in cui si comincia a costruire un'abitazione, di legno o meno che sia.<br /><br />Ci eravamo lasciati con gli operai che cominciavano a montare la struttura. Bene, venti giorni dopo, quella struttura è stata completata. Il telaio della casa è stato sistemato con materiale isolante, poi sono stati montati gli impianti, quindi sono state chiuse le pareti con pannelli di legno, infine è stata la volta del cartongesso e della "rasatura" con lo stucco. Intanto è stato montato il tetto, e nella migliore tradizione abbiamo issato il tricolore (da qui il titolo) a indicare la fine della costruzione. L'altrettanto tradizionale arrostata per festeggiare che si fa di solito da queste parti con gli operai è stata ridotta a un semplice (ma abbondante) spuntino: il momento è particolare, c'è poco da festeggiare.<br /><br />Attualmente è in corso la tinteggiatura delle pareti, quindi sarà la volta della finitura degli impianti e della sistemazione dei mobili. I tempi sembrerebbero abbastanza rapidi: senza prenderlo per vangelo, ci hanno assicurato che entro due settimane potremmo trasferirci, anche se a quel punto ci sarà comunque lavoro restante da fare. Ma nonno è stato chiaro: appena possiamo dormirci dentro, si va. Nonostante l'ottima accoglienza, di stare sulla costa non ne può più, e noi non è che la pensiamo molto diversamente. Non siamo in vacanza, non ci siamo mai stati, dall'8 aprile a oggi.<br /><br />In attesa di dettagliare successivamente, appena avrò un po' di calma, alcuni punti salienti della fase di costruzione (ho un sacco di foto da uploadare), torniamo all'attualità. Questo pomeriggio è in programma un sopralluogo con il traslocatore/mobiliere, che dovrà adattare i mobili della casa di Pettino alla nuova costruzione, e poi portarceli. Dopodiché vedrò il titolare di una ditta edile che ci ha già "migliorato" (a suon di dobloni, purtroppo) l'area attorno alla casa, sistemando errori nella fognatura e nella piattaforma (anche di questo voglio parlare in futuro): c'è da fare un preventivo, spero uno degli ultimi, per la realizzazione delle cassettine vicino alla strada che dovranno ospitare i vari contatori delle reti. Si corre ancora. Un piccolo assaggio delle foto, per finire.<br /><br /><i>(continua...)</i><br /><br /><p align="center"><img src="http://www.ballachetepassa.it/blogalb/11.jpg"></img></p><br /><p align="center"><img src="http://www.ballachetepassa.it/blogalb/12.jpg"></img></p><br /><p align="center"><img src="http://www.ballachetepassa.it/blogalb/13.jpg"></img></p>Albhttp://www.blogger.com/profile/13269892855439832439noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2901907802562320796.post-16576254613052091912009-07-07T22:28:00.001+02:002009-11-05T00:45:13.473+01:00Partiti!Beh, era ora che nel cantiere di una casa di legno si cominciasse a vedere un po' di legno... Comunque sia oggi sono cominciati i lavori di montaggio della struttura. La ditta mi ha letteralmente svegliato avvisandomi dell'arrivo e dell'inizio, G8 o non G8. Mi sono precipitato all'Aquila, e una volta arrivato ho visto tre simpatici operai che stendevano la guaina bituminosa (blè) sulla piattaforma, mentre tutt'intorno alla base erano comparsi come per magia travetti, travi, listelli, tavole e pilastroni di legno. Che bello!<br /><br />Dagli stessi operai ho avuto la notizia interessante che il loro compito dovrebbe portare via appena due settimane per completare la struttura portante dell'abitazione. Un'altra squadra si occuperà degli impianti, e un'altra ancora, presumo, dei pavimenti e rivestimenti vari. Adesso arriva il momento ferale in cui si vedrà se le misure erano corrette, se i pezzi del puzzle si incastrano (letteralmente, direi) tra loro, se le scelte su carta sono state sapienti o sventate. Ho un attimo di apprensione ma insomma, l'impegno di tutti è stato massimo, perciò speriamo in bene.<br /><br />Ah, naturalmente comincia anche ad arrivare il momento di pagarla, la casa. Il 15 per cento è già andato via (il famoso primo assegno di nonno), un altro 15 per cento sarà il saldo a fine lavori, in mezzo c'è l'assegnone che coprirà il 70 per cento della spesa complessiva, e dovremo consegnarlo alla dita in questa settimana, in pieno G8. Notiziole di servizio: domani dovrebbero sistemare la fognatura e completare l'allaccio.<br /><br /><i>(continua...)</i><br /><br /><p align="center"><img src="http://www.ballachetepassa.it/blogalb/9.jpg"></img></p><br /><p align="center"><img src="http://www.ballachetepassa.it/blogalb/10.jpg"></img></p>Albhttp://www.blogger.com/profile/13269892855439832439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2901907802562320796.post-51199202262633056632009-07-04T22:35:00.000+02:002009-11-05T00:46:19.261+01:00Render...Per una volta lascio parlare le immagini. La ditta ha finito di realizzare i pezzi che una volta montati daranno vita alla casa. I lavori cominceranno martedì 7, G8 permettendo. Posto i render che mi ha mandato la ditta. Si comincia a vedere qualcos'altro ancora.<br /><br /><i>(continua...)</i><br /><br /><p align="center"><img src="http://www.ballachetepassa.it/blogalb/6.jpg"></img></p><br /><p align="center"><img src="http://www.ballachetepassa.it/blogalb/7.jpg"></img></p><br /><p align="center"><img src="http://www.ballachetepassa.it/blogalb/8.jpg"></img></p>Albhttp://www.blogger.com/profile/13269892855439832439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2901907802562320796.post-9081453937523956102009-06-30T23:43:00.000+02:002009-11-05T00:27:24.375+01:00La baseBeh, ora comincio a crederci, che la casa si farà. Come avevo pensato, i lavori per la piattaforma di cemento sono terminati in un soffio, e oggi stesso ho camminato, moderatamente soddisfatto, sopra la base su cui sorgerà la nuova costruzione. Dal "breccione" di cui parlavo nel post precedente, il passo è stato breve: forma in legno del parallelepipedo con scheletro metallico, posizionamento dei tubi di scarico e per finire la mitica "gettata" di cemento.<br /><br />Qualche grattacapo in più è stato creato dalla sistemazione degli impianti fino alla strada. Il geometra, bontà sua, nel progetto della base (eh sì, serve un progetto anche per la base..) aveva segnato il percorso fino alla strada per la fogna e per l'acqua potabile. Giusto. Peccato mancassero i percorsi di elettricità, metano e linea telefonica! Della cosa mi sono accorto un paio di giorni fa. L'ho segnalato alla ditta: in risposta mi sono sentito dire che era anche opportuno inserire un paio di pozzetti per gestire meglio tutti gli impianti. Va bene. Naturalmente oggi gli operai avevano posizionato i tubi solo per la fogna e l'acqua, e stavano per ricoprire lo scavo. Un provvidenziale intervento di zio ha riportato tutto in carreggiata (io non c'ero), fortunatamente. Vigilare sempre.<br /><br />Insomma, ecco la base. Gigantesca, a mettercisi in mezzo. Qualche tubo sbuca qua e là, i due scarichi del wc, il tubo del metano e dell'acqua, quello per il quadro elettrico. Passi successivi? Parlare con il capocantiere della dita di legname e concordare un sopralluogo; andare ad Avezzano (daglie..) a scegliere piastrelle e sanitari; far passare il G8 (uff..); aspettare i camion con i pezzi della casa. Ah, il mitico palo della luce è stato abbattuto dalla ditta, e buonanotte. I tecnici comunali, se e quando verranno, decideranno dove riposizionarlo.<br /><br />Insomma, facendo i conti, la platea è fatta, e i pezzi della casa (altra notizia di oggi) sono stati completamente realizzati. C'è rimasto il montaggio e la finitura, e hai detto niente, ma ragazzi, abbiamo la base.<br /><br /><i>(continua...)</i><br /><br /><p align="center"><img src="http://www.ballachetepassa.it/blogalb/4.jpg"></img></p><br /><p align="center"><img src="http://www.ballachetepassa.it/blogalb/5.jpg"></img></p>Albhttp://www.blogger.com/profile/13269892855439832439noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2901907802562320796.post-72767424752442286732009-06-24T23:18:00.000+02:002009-11-05T00:22:12.844+01:00Cominciamo a camminarciCavolo, stavolta abbiamo cominciato davvero. I pensieri si erano fatti carta, la carta adesso si è fatta terra e sassi. Quanta poesia, solo per dire che è cominciato ufficialmente lo scavo per la realizzazione della base su cui poggerà la casa di cui all'oggetto del blog (ghgh)! La mattinata non era cominciata nel migliore dei modi: una preziosa giornata di stage saltata con il rischio di un nulla di fatto: pessimo tempo a Pescara (dove risiedo ora) e all'Aquila, e inizio dei lavori a rischio rinvio per pioggia. Arrivati nel capoluogo, la conferma: piove, per ora non se ne parla, si comincia alle due, se va bene.<br /><br />Il passare del tempo ci ha regalato un qualche spicchio di sole, e poi uno squarcio di sereno. Il tempo di pranzare e poi sono volato al cantiere, e non volevo crederci: lo scavatore era già all'opera. Ho incontrato il responsabile della ditta, tarchiato e simpatico, che avevo vessato un paio di volte per avere novità. Il tempo di concordare un paio di modifiche all'accordo (aggiungere pozzetti per gli impianti, aggiungere reti elettrica e telefonica a quelle idrica e fognaria) e si è dileguato, lasciando il suo operaio solo soletto alle prese con l'opera.<br /><br />Opera che "rischia" di essere completata molto presto (nonno gongola): quando sono ripartito per Pescara, non solo lo stato era stato completato ma il primo strato della base, il cosiddetto "breccione", era già stato steso. Domani, in mia assenza (altrimenti al lavoro mi sbranano), si comincerà a scavare il canale di collegamento degli impianti dalla zona della casa verso la strada. Poi verrà il cemento. E a quel punto avremo fatto qualcosina in più che il progetto di una casa. La strada è ancora lunga, ma abbiamo cominciato a camminarci.<br /><br /><i>(continua...)</i><br /><br />P.s. Per la prima volta, prima che fosse violata dalle ruspe, ho fotografato l'area su cui sorgerà la casa. E ho fatto altre foto in periodi successivi della giornata. Ne posto un paio, lo farò quando ricapiterà.<br /><br /><p align="center"><img src="http://www.ballachetepassa.it/blogalb/1.jpg"></img></p><br /><p align="center"><img src="http://www.ballachetepassa.it/blogalb/2.jpg"></img></p><br /><p align="center"><img src="http://www.ballachetepassa.it/blogalb/3.jpg"></img></p>Albhttp://www.blogger.com/profile/13269892855439832439noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2901907802562320796.post-79894982759861106862009-06-20T12:56:00.001+02:002009-06-20T13:34:46.048+02:00Mi hanno riferitoCome preannunciato, per impegni professional-scolastici ho saltato la prima giornata "sul campo" (in realtà è la seconda, la prima vera la racconto qua sotto) di questo percorso verso la casetta. Mi hanno riferito comunque che di pratico c'è stato ben poco. Il prato che a breve diverrà cantiere era stato già falciato, l'albero (secco) che poteva ostruire il passaggio già segato, mentre il malefico palo della luce è ancora lì, nonostante le rassicurazioni (telefoniche..) dell'altro giorno del tecnico comunale.<br /><br />Il fatto veramente nuovo è che la ditta dello scavo e il nostro baffuto geometra che sta curando l'operazione hanno beccato i primi quattrini di anticipo, bene per loro. I lavori di scavo cominceranno mercoledì: lunedì la ditta era già impegnata con un'altra opera, mentre il titolare ha spiegato che di martedì non si cominciano i lavori. "Né di Venere né di Marte, non si sposa, non si parte, né si dà principio all'arte". Credo sia per questa roba qui. Vabbè.<br /><br />***<br /><br />Terza (e ultima tappa) del racconto delle "puntate precedenti" alla nascita di questo diario di bordo. Tra la prima spedizione a Castel madama e il passo successivo è trascorso molto tempo, principalmente a causa di un fatto triste accaduto in famiglia di cui non voglio parlare qui. In ogni caso la mossa successiva doveva essere la nostra, ossia occuparci della realizzazione della famosa base o "platea" di cemento su cui verrà montata la casa.<br /><br />Un processo abbastanza farraginoso, anche perché non era proprio agevolissimo allora trovare ditte pronte all'uso. Senza farla troppo lunga, il progetto di base della ditta romana è stato rivisitato e migliorato dal nostro geometra. Siamo dovuti tornare lì, a Castel Madama, per definire i dettagli, anche banali, come prese elettriche e tv o il colore del legno: un bel color miele, a dirla tutta. Abbiamo poi avuto l'indicazione di come realizzare la platea facendo passare sotto i tubi degli impianti, elettrico, fognario e idrico, che dovranno essere realizzati tutti ex novo (per fortuna gli allacci sono abbastanza vicini).<br /><br />E poi c'è stata la prima giornata sul campo, quella che unita a un input su facebook ha portato alla nascita di questo blog. Carte catastali alla mano, geometra con fedele sigaro al fianco, parentado di supporto nelle vicinanze. Nella distesa abbastanza ampia di proprietà di nonna e dei suoi due fratelli (un terzo è mancato qualche anno fa), con una fettuccia fin troppo corta in verità, di venti metri, siamo riusciti a delimitare il terreno interessato prima, e lo spazio in cui verrà su la casa poi. Il lotto è di circa 30 x 30 metri, poco meno in realtà, e la casa si è deciso di metterla a 5 metri di distanza dai confini sinistro e superiore dell'area. Rivolta verso la strada.<br /><br />Là per la prima volta ho cominciato a sentire, davvero, che qualcosa stava, anzi, sta nascendo. Il prato, la vigna decennale (in parte da rimuovere, sigh), tutto questo stonava non poco con l'immagine di quanto accadrà di qui a poco, un'immagine ancora vaga ma che prenderà definizione con il passare del tempo, con lo scavo: terra, cemento, legno. Verde il colore di adesso, marrone, grigio e giallo quelli che ci saranno. Un contrasto che mi ha davvero fatto pensare.<br /><br />Pensa e ripensa, il riassunto delle puntate precedenti è finito, siamo arrivati all'oggi, anzi, a mercoledì. Quando, a Dio piacendo, finalmente daremo "principio all'arte".<br /><br /><em>(continua...)</em>Albhttp://www.blogger.com/profile/13269892855439832439noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2901907802562320796.post-39937884254121498282009-06-17T15:35:00.000+02:002009-11-05T00:56:13.946+01:00L'ironia della sorte e il primo assegno di nonnoPrima di continuare il racconto, due notizie. La prima, oggi mi ha chiamato il tecnico del Comune che aveva raggiunto l'area dove costruiremo la casa, per spostare un palo della luce che ostruirebbe il passaggio di ruspe, camion e altri mezzi pesanti. Un punto a favore.<br /><br />La seconda, venerdì comincerà lo scavo e io non ci sarò. Ecco l'ironia della sorte cui alludo nella prima parte del titolo. Tra due giorni arrivano le ruspe, si comincia a lavorare davvero e io sarò a Urbino. Vado a fare un giornale, eh, non al mare. Però mi dispiace lo stesso. Un punto contro.<br /><br />***<br /><br />Ma riprendiamo da dove eravamo rimasti. Castel Madama. La ditta che fa le case di legno. Arriviamo e ci sarebbe da tornarsene di corsa all'Aquila: scendiamo dalla macchina e si sente, nettissima, una puzza di bruciato. Alzo gli occhi al cielo e c'è quello che a tutta prima sembra un silos (e lo è) che fumica, la sirena dei Pompieri si sente in lontananza. "È pieno di segatura, sta andando a fuoco", ci spiegano. Cominciamo bene!<br /><br />Ci accoglie uno dei titolari (ditta fidata ho detto, ricordate?) e andiamo nel suo ufficio. I soffitti sono di legno, naturalmente: la specialità della casa. Servendosi del capitolato come fosse un "copione", ci illustra come sarà la casa, cosa ci sarà, cosa non ci sarà, cosa è compreso e, su mie pressanti richieste, anche cosa non è compreso. Vediamo il progetto di base che hanno fatto loro. Tre camere, tre grandi camere, due bagnetti un po' striminziti ma vabè, una sala&cucina forse un po' troppo schiacciata. Vedremo. Si parlotta, si contratta, si va ai dettagli. Lo stuolo di parenti che abbiamo portato, stile-osservatori Onu, si esprime e disserta.<br /><br />Siamo all'ultima pagina del contratto, si parla di soldi. La cifra è quanto ci aspettavamo, qualcosina in più verrà contando tutti gli altri aspetti non compresi dall'accordo; uno su tutti, la base di cemento che reggerà la casa. Poco male. Blando tira e molla sullo scadenziario delle tranche dei pagamenti e si va alla firma. C'è da pagare l'anticipo. L'immacolato blocchetto degli assegni, preso in banca solo qualche ora prima, stride con la calligrafia del tempo che fu della firma che nonno ci mette su. Una firma importante. Una firma che vale una casa.<br /><br />Torniamo a casa. Qualche soldino in meno, qualche pensiero in più. Si chiude alla paesana, giusto così: vino, salame, sedie da giardino in cerchio e chiacchiera libera. Guido assente verso la costa, che ci ospita. Il primo passo ufficiale è fatto.<br /><br /><em>(continua...)</em><br /><br /><p align="center"><img src="http://www.ballachetepassa.it/blogalb/0.jpg"></img></p>Albhttp://www.blogger.com/profile/13269892855439832439noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2901907802562320796.post-4065816052321355692009-06-16T17:01:00.000+02:002009-06-16T17:37:34.810+02:00PrologoDevo essere onesto, l'idea è stata di mio nonno, 80 anni. Erano passati un paio di giorni, non di più, dalla scossa del 6 aprile che gli aveva distrutto la casa. Con i nonni c'eravamo appena rivisti in albergo: io (fortunello) proveniente da Urbino: sfollato atipico; loro, con i miei e mio fratello, reduci da due notti non molto semplici in una baracca di blocchetti di alcuni parenti: sfollati veri.<br /><br />Insomma nonno mi prende da parte e mi fa: "Dobbiamo costruire una casa di legno, i soldi ci sono. E devi pensarci tu". Ho aderito con entusiasmo: già ne avevo sentito parlare di case di legno, ben prima del terremoto. E sapevo che sono ottime case. Quelle fatte bene, certo. Il tempo di sistemarci in stanza e avere una connessione Internet, e mi sono messo al lavoro.<br /><br />Trecentosessantatremila. Sono i risultati che si ottengono (ora, almeno) cercando "casa di legno" su Google. In realtà basta molto meno, bastano già due ditte diverse tra cui dover scegliere, a mandare in confusione, a generare il dubbio. Scegliere chi ti farà la casa. Bella storia.<br /><br />Come spesso avviene in questi casi, mentre mi dibattevo tra aziende svizzere e venete, romane e addirittura abruzzesi, il dubbio me l'ha risolto un altro, un parente di un parente. "La casa prendila da questa ditta romana, sono fidati". E sia. Un paio di schermaglie via email, qualche disegnino generico sulla base di un'indicazione ancora vaga ("tre camere e due bagni"), finché abbiamo deciso di rompere gli indugi.<br /><br />Tutti in macchina. Si va a Castel Madama.<br /><br /><em>(continua...)</em>Albhttp://www.blogger.com/profile/13269892855439832439noreply@blogger.com3